Ognuno deve fare la propria parte al massimo delle sue capacità e possibilità. Chi Governa deve ricercare le soluzioni coinvolgendo e chiedendo l’aiuto di tutti, le opposizioni devono sospendere ogni velleità di scontro politico e offrire la propria sincera e incondizionata collaborazione, le parti sociali devono ragionare in termini generali per ricercare il bene comune.
Questo il principio che ha guidato e guida il Paese nelle intese con gli altri Paesi. Il protocollo sottoscritto nei giorni scorsi con il Ministero della Salute italiano per la gestione dell’emergenza sanitaria, è uno dei frutti dell’accordo quadro esistente con l’Italia e di un’intensa attività di relazioni che si sono prodotte da alcuni anni a questa parte. Fra i frutti non si devono dimenticare accordi molto operativi e concreti con le Regioni Emilia Romagna e Marche. Nell’emergenza il protocollo di intesa sottoscritto è molto importante e assolutamente necessario, e per quanto possibile prevede una mutua assistenza laddove i singoli sistemi manifestano carenze o necessità immediate.
Dopo una difficilissima fase dovuta all’esplosione dell’epidemia a San Marino, che a metà marzo pareva poter sfuggire al controllo, ora la nostra struttura sanitaria, grazie alla grande capacità di adattamento alle necessità imposte dall’emergenza e grazie al distanziamento sociale deciso il 13 marzo con la chiusura di tutte le attività non indispensabili, vede finalmente consolidarsi un equilibrio fra i nuovi casi e le potenzialità di cura che offre.
L’ospedale e la medicina di base si sono immediatamente organizzati per rispondere alle esigenze dei tanti malati, potenziando le proprie capacità di risposta, anche in relazione ai casi più gravi, acquisendo le modalità diagnostiche e terapeutiche più avanzate, proteggendo gli utenti e il personale impegnato in prima linea. Queste qualità si sono manifestate perché insite nella sanità pubblica sammarinese che non discrimina nessuno ed offre a tutti il più alto livello di risposta possibile.
Non ci sono ricette miracolose (purtroppo) ma anni e anni di lavoro, di impegno, di scelte, di visioni prospettiche che consentono risultati come quello, importantissimo, del raggiunto equilibrio fra numero dei malati e capacità di risposta del sistema sanitario, sapendo bene che è proprio il disequilibrio che rischia di mettere in ginocchio Paesi apparentemente più ricchi e avanzati come ad esempio gli Stati Uniti.
Libera in questo contesto intende continuare ad essere pro-attiva avanzando soluzioni e proposte di intervento, offrendo la piena collaborazione alla maggioranza e al Governo ricevendo purtroppo pochissime risposte in merito.
Abbiamo in questo senso chiesto di
poter partecipare tutti insieme alla creazione di una unità di crisi dove essere informati sull’evoluzione della
situazione, e contribuire alle soluzioni che si stanno predisponendo sia per
affrontare la contingenza data dall’emergenza sanitaria, sia per affrontare le
conseguenze di questa crisi da un punto di vista sociale ed economico.
Le dimostrazioni autocelebrative della politica non ci paiono in questo momento opportune, con umiltà mettiamoci al servizio del bene comune. Ne usciremo molto più forti e pronti ad affrontare le sfide del futuro.
San Marino, 31/03/2020
Libera