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Governo ascoltaci: chiudiamo tutto.

Ci abbiamo messo tutto il nostro impegno.
Abbiamo sempre tenuto un atteggiamento costruttivo e continueremo a farlo.

Abbiamo proposto il coinvolgimento immediato delle banche per la liquidità di sistema, la sospensione immediata di mutui, affitti, bollette e contributi e l’incentivo allo Smart-working.

Inoltre abbiamo lanciato l’idea di un fondo per la cassa integrazione speciale e fondo di solidarietà a cui possano accedere volontariamente anche piccole imprese, liberi professionisti, lavoratori autonomi e dipendenti pubblici e privati con modalità solidaristiche fra lavoratori e imprese.

In particolare per uffici pubblici e settore pubblico allargato crediamo che, individuati i servizi strategici, vadano lasciati momentaneamente a casa i dipendenti cosa che si sta già predisponendo, al fine di ridurre il contagio più possibile, con una forma di riduzione retributiva solidaristica per il periodo di emergenza volto a finanziare il fondo di solidarietà.

Lo diciamo ancora una volta al governo: è il momento del coraggio.

La situazione all’Iss diventa di ora in ora sempre più pesante, non possiamo rischiare un’escalation di contagi che rischierebbe di mettere al collasso il nostro sistema e la priorità assoluta è la salvaguardia della salute dei nostri concittadini. Il nostro ospedale ha bisogno di respiro, di far lavorare al meglio i nostri medici e operatori sanitari che sono straordinari, di ridurre il contagio anche perché rispetto all’Italia, o ad altri paesi più strutturati, non possiamo contare su molte strutture sanitarie.

Salvo i servizi essenziali, va quindi chiuso tutto per poi ripartire più in fretta.

Le soluzioni intermedie evidentemente non bastano, servono interventi più drastici. In momenti eccezionali servono misure eccezionali. Noi continueremo a dare il nostro contributo, speriamo di essere ascoltati.

#chiudiamotutto