LIBERA LE TUE IDEE
LIBERA IL LAVORO E LO SVILUPPO
La particolare situazione in cui versa l’economia del Paese caratterizzata dalla crisi del vecchio modello, esplosa nel 2008, e dall’incapacità di delineare un nuovo modello basato sui principi della trasparenza e della cooperazione internazionale, sta generando serie difficoltà al Paese.
Libera ritiene che per affrontare il problema occorra il coinvolgimento di tutte le forze sociali e dei cittadini affinché la condivisione del nuovo modello di economia e di società sia la più ampia possibile.
Le emergenze su cui è necessario intervenire con priorità assoluta sono:
- L’accesso ad un prestito estero per sostenere gli investimenti e il Piano di riforme che dovrà accompagnare il prestito e prevedere:
- La riforma delle pensioni per garantire l’equilibrio dei fondi anche per le future generazioni;
- L’introduzione dell’Iva per rendere il nostro sistema economico più compatibile e leggibile sui mercati internazionali;
- L’aggiornamento delle imposte dirette e del sistema degli accertamenti affinché tutti siano chiamati a contribuire secondo le proprie capacità di reddito;
- La riorganizzazione del lavoro nella Pubblica Amministrazione perché questa diventi amica dei cittadini e delle imprese;
- Il risanamento del settore finanziario attraverso la ripatrimonializzazione dei soggetti vigilati e una sua riorganizzazione complessiva mirata alla piena operatività sui mercati internazionali;
- Un’opera di pacificazione che superi le divisioni in tutti i settori dello Stato in particolare nel Tribunale.
Libera è consapevole che non sono sufficienti le riforme per far ripartire l’economia, ma che occorra un vero e proprio progetto di rilancio che si basi sulla partecipazione dell’intera collettività attraverso le proprie rappresentanze, capace di cogliere le potenzialità di crescita del Paese derivanti da un modello condiviso basato sulle seguenti priorità politiche:
- L’incentivazione degli investimenti nei settori dell’economia circolare, nella green economy, nell’economia della cultura, capaci di generare occasioni di occupazione e di nuovo reddito, anche attraverso strumenti finanziari innovativi quali la finanza di progetto e il microcredito;
- La tutela della qualità e della sostenibilità del lavoro con azioni trasparenti, riducendo al massimo la precarietà, sradicando il lavoro irregolare, adottando misure concrete adeguate al mondo del lavoro che cambia, favorendo il lavoro come mezzo per conseguire il benessere sociale e non come finalità, asservito al modello consumistico;
- L’affermazione della legalità in ogni ambito per dare la certezza del diritto e contrastare infiltrazioni della criminalità;
- L’avvio di un percorso di potenziamento e semplificazione normativa nell’ambito del lavoro, degli incentivi alle imprese, degli interventi a sostegno dell’innovazione e della creatività nella generazione di nuove imprese;
- L’introduzione di sistemi universali di protezione sociale a tutela e sostegno della persona e della famiglia comunque costituita;
- L’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse pubbliche impiegate per il finanziamento della spesa pubblica, gli interventi sull’economia e gli strumenti di protezione sociale.
Il progetto di rilancio dell’economia non può prescindere da alcuni capisaldi sociali:
- garantire una condizione economica sufficiente a soddisfare i bisogni primari della vita del nucleo familiare contrastando le situazioni di povertà;
- l’applicazione delle disposizioni ICEE “Indicatore della Condizione Economica per l’Equità” ai presidi di sostegno sociale e tutela sanitaria;
- l’istituzione di uno “Strumento unico di protezione sociale” a tutela e sostegno della persona e della famiglia comunque costituita, un unico dispositivo normativo, che ricomprenda il Certificato di Credito Sociale, il Fondo Straordinario di Solidarietà, l’Assegno Familiare Integrativo, il Diritto allo Studio, la Retta delle strutture pubbliche protette, l’accesso a soluzioni abitative idonee (Edilizia sociale);
- semplificare i percorsi di inclusione nel lavoro delle persone con disabilità, attraverso il collocamento mirato;
- adottare un nuovo modello organizzativo del lavoro che cambia, caratterizzandolo da forme di flessibilità e mobilità rispetto ai vincoli spaziali e temporali;
- regolamentare il “Lavoro Agile” per garantire benefici al lavoratore, alle organizzazioni e all’ambiente.
- garantire la possibilità di svolgere i propri compiti virtualmente in ogni luogo attraverso la diffusione dello smart working;
- consentire forme di lavoro autonomo occasionale;
- piani di formazione continua che prevedano la possibilità di un sostegno economico al lavoratore, a prescindere dal suo inquadramento, nelle fasi di assenza di reddito da lavoro in quanto impegnato nell’attività formativa;
- misure a sostegno dei giovani imprenditori e delle piccole imprese;
- garantire un sistema fiscale con poche imposte, facilmente determinabili nella loro base imponibile, ma pagate da tutti in proporzione alla reale capacità contributiva;
- generare chiarezza delle regole, certe nella loro applicazione, esplicitate preventivamente in via formale.
La politica estera rappresenta storicamente la principale attività di ogni Governo. Libera intende:
- perseguire l’accordo di associazione con l’Unione Europea.
- ricercare un consolidato e rinnovato accordo bilaterale con l’Italia considerato assolutamente prioritario;
- rafforzare e riqualificare il corpo diplomatico e consolare sia esso di carriera o onorario;
- potenziare la partecipazione nei consessi multilaterali per affermare il nostro ruolo di neutralità attiva per quanto riguarda i diritti dell’uomo, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la risoluzione dei conflitti;
- portare a San Marino la sede di un organismo internazionale che si occupi di favorire il dialogo interculturale fra i popoli, il rispetto dei diritti dell’uomo e la pace;
- favorire la massima partecipazione dei cittadini sammarinesi all’estero rendendo più efficaci gli strumenti di dialogo e interazione.