Al momento nel nostro Paese ci sono tre emergenze: la più importante è quella della sanità, poi quella dell’economia ed infine delle istituzioni. Bisogna difenderle con tutte le forze per battere il virus, per evitare la catastrofe economica, per impedire che la democrazia arretri.
In questo senso il gruppo Libera ha sin da subito perseguito un’azione costruttiva e propositiva attraverso un comportamento improntato alla responsabilità, mettendosi a disposizione del Paese per affrontare questo difficile momento.
Siamo al fianco di tutto il personale Sanitario, della Protezione civile e di chi sta combattendo in prima linea questa durissima guerra. A tutti loro e a coloro a cui spetta il compito di adottare decisioni difficilissime in questo frangente, vogliamo esprimere la piena e totale solidarietà, poiché sappiamo che stanno agendo per il bene comune e con il massimo impegno. Ne siamo consapevoli, il Paese deve fare squadra ed occorre evitare di dare spazio a elementi critici che pur potrebbero emergere, di fronte al diffondersi dell’epidemia.
Per continuare a fare squadra c’è bisogno di unità, di parlare tutti con la stessa voce e di avere insieme un grado di informazioni tale da poter mettere nelle condizioni ognuno di dare il proprio contributo.
Libera ha dato e vuole continuare ad avere un ruolo pro-attivo per aiutare il Paese ad uscire da questa situazione.
Per far questo crediamo sia arrivato il momento per tutti,
responsabilmente, di ascoltarsi reciprocamente.
Siamo stati promotori, per esempio, sul finire della scorsa legislatura, del tavolo istituzionale che unanimemente è stato considerato un bel momento di confronto utile per raggiungere un obiettivo comune: mettere San Marino nelle condizioni di affrontare le importanti sfide che ha di fronte. Lo abbiamo fatto nel momento in cui c’era da affrontare una crisi bancaria a maggior ragione lo dobbiamo fare ora.
In questo momento la sfida per la nostra comunità è davvero
rilevante e solo remando tutti nella stessa direzione, si può vincere.
Abbiamo da tempo proposto la definizione di una cabina di regia permanente con sindacati, associazioni di categoria, associazione bancaria e forze politiche proprio per mettere a punto alcuni interventi necessari.
E’ chiaro che questo confronto con forze sociali ed economiche servirà ad avere informazioni utili sulla situazione delle nostre attività, settore per settore, andando a calibrare in maniera precisa tutti gli aspetti prioritari che al momento sono stati affrontati dai decreti 51 e 52 e che dovranno essere implementati.
Ma questi interventi, necessari, richiedono la massima condivisione visto che vanno ad impattare sulle libertà personali di ogni nostro cittadino, su diritti, su aspetti economici e sociale. Serve per questo preparare adeguatamente questi passaggi, in maniera equa e concertata. Tutti dobbiamo supportare le nostre Istituzioni in questa fase, ma sostenere non vuol dire rinunciare a esistere e a pensare, a proporre, a fornire idee. Oggi il nostro Paese deve parlare all’unisono e le misure devono essere sostenute senza schieramenti di parte. Insieme si può!