News

Parola d’ordine: ascolto

In questo momento davvero difficile, la risposta dell’Iss e’ stata, ancora una volta, eccellente. Non possono essere mai abbastanza i ringraziamenti per tutti coloro che sono impegnati in prima linea per questa emergenza sanitaria immane.

E’ proprio per questi nostri concittadini, per i malati, per le famiglie che hanno perso i loro cari che dobbiamo tutti impegnarci, con rispetto e responsabilità, per lavorare al meglio, fare squadra e cercare di ascoltare i suggerimenti di tutti per ripartire più forti.

Rispetto all’emergenza sanitaria
Libera ha sempre tenuto un atteggiamento costruttivo, avanzando proposte,
spunti e chiedendo chiarezza ai vertici politici e tecnici dell’Iss.

Noi vogliamo essere chiari con i nostri concittadini.

In questo momento gli unici dati
certi che abbiamo (al di là dei numeri dei soggetti in rianimazione, ricoverati
o in quarantena) sono il numero dei decessi.

Questo perché solo ora, con il cambio di strategia adottato, si inizieranno ad aumentare il numero dei tamponi, facendo controlli a tappeto che Libera aveva richiesto sin dal momento dello scoppio dell’epidemia.

Quello che ci rammarica, lo diciamo svolgendo una semplice constatazione, e’ che alcune valutazioni che avevamo fatto come Libera proprio rispetto a questa tematica, ovvero più tamponi, analisi epidemiologica e screening dei contagiati per capire come adottare quarantene e restrizioni più efficaci, erano state viste come strumentali e tra l’altro non è mai stata fatta chiarezza rispetto al reale motivo per cui tale condotta non è stata perseguita: non perchè non era corretto farlo, ma perché non c’erano i mezzi per farlo.

Questa e’ la verità. Questo e’
quello che e’ emerso e siamo soddisfatti ci si sia adeguati grazie al grande
sforzo del nostro ospedale e, nel caso specifico, del laboratorio analisi.

Quindi cari concittadini con più controlli, con l’estensione dei tamponi, ci saranno più contagiati ma se si svolgerà una concreta indagine epidemiologica, ben precisa non più generica, isolando i positivi, si potrà innanzitutto impedire il contagio all’interno delle famiglie e dei luoghi di lavoro, contestualmente dovrà’ essere dotata la popolazione di tutti i dispositivi di protezione e così, gradualmente, si potrà riattivare anche il comparto economico e sociale: la ripartenza. Insieme, ascoltandosi, sará possibile.

San Marino, 09/04/2020

Libera